mercoledì 14 aprile 2010

REBETIKO


Volendo fare una similitudine potremmo ammettere che il rebetiko sta alla Grecia come il tango all'Argentina. E' una musica che si suona a colpi di bouzuki ma che si canta con il cuore stanco e del dolore addosso. E' la musica dei profughi greci dell'Asia Minore (suonata inizialmente nelle bettole di porto o nei bassifondi del Pireo e Tessalonicco) nelle cui note si raccontano vecchie storie di emarginazione, droga, puttane ... tristi storie d'amore e di prigione. E' la musica della rassegnazione e della ribellione al tempo stesso ... “è la musica dei negri elleni”.
Al numero 181 di Ippokratus street, ad Atene, sopravvive l'ultimo autentico baluardo della musica rebetika e noi ci siamo stati.
Da dietro le università si procede in salita arrampicandosi lungo la collina di Neapolis. La strada è lunga ed occorre avere buone gambe. Superati i palazzoni dello studentato, le allegre birrerie, le bettole, le piccole taverne e i bar dove silenziosi pensionati bevono ouzo sgranando fra le dita i loro komboloi, vi troverete infine al 181. Lassù è il locale, la vecchia cantina di Pavlos Vasileiou, il Rempétiki Istoria, dove ogni notte, non prima delle 23, il rebetiko resuscita. Accomodatevi dunque, ordinate un whisky, il peggiore (per non avere brutte sorprese) e lasciatevi andare a questa musica da malandri e da balordi.

Abbiamo fatto un breve video nel locale senza tuttavia poter riprendere i musicisti perchè a questi rebetici piace guardarti dritto negli occhi e mai attraverso il riflesso di una lente!





Utilità, spunti e tentazioni

Rempétiki Istoria
Ippokratous street, 181, Neapolis, Atene

http://rempetiki-istoria.com/english

1 commento:

Anonimo ha detto...

ancora un video scuro e di notte...mica sarete diventati dei vampiri? allegria gente!!! fateci vedere come ci si diverte.....fateci girà le palle di non esserci....BOSK